O gloriosi santi Medici Cosma e Damiano, conoscendo i singolari carismi di cui vi arricchì il buon Gesù per il bene spirituale e temporale degli uomini, con umiltà e confidenza di figli devoti, sebbene immeritevoli, in questi tempi di temibile epidemia ci prostriamo fiduciosi per implorare il Vostro potente patrocinio: soccorrete benignamente, o santi Anargiri, quanti tribolano per il fiero contagio perchè in Voi, generosi benefattori dell’umanità sofferente, sono riposte le nostre speranze che non vorrete tralasciare visto che il Divin Redentore, il quale attraversò la Palestina beneficando tutti e sanando gli infermi, non potrà certo rigettare i nostri gemiti nell’ora presente, se le nostre preghiere saranno avvalorate dalla Vostra intercessione per tenere lontano la malattia del corpo e la peste dell’anima, e sarà questa un’altra prova della Vostra inesauribile carità, un altro titolo per la nostra profonda e sincera gratitudine che sia pegno eletto della perseveranza finale che, terminato questo aspro pellegrinaggio terreno, ci congiunga un giorno a Voi e a tutti i Beati nell’eterna visione di Dio.
Pater, Ave, Gloria